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C.I. e sessualità

Cistite Interstiziale e Sessualità

Come altre patologie croniche, la CI può avere effetti negativi sui rapporti interpersonali e sulla sessualità o accentuare problemi di comunicazione e di intimità col proprio partner.
A volte i pazienti con CI e il loro partner evitano il rapporto sessuale per paura del dolore o di una esacerbazione della sintomatologia. Altre volte la paziente sopporta il dolore per timore di essere rifiutata dal proprio partner.

Una comunicazione esplicita può aiutare per chiarire che un “no”, non significa “non ti amo”o “non ti desidero”. La comunicazione evita incomprensioni e spesso condividere l’impegno rende la coppia più unita, senza contare che tante soluzioni alternative all’attività sessuale possono soddisfare e sostituire temporaneamente quelle che non danno più piacere perché provocano dolore. Questa complicità nella coppia può aiutare a risolvere
le incomprensioni ed il partner sarà in grado di mettere in pratica i necessari accorgimenti che una patologia come la CI richiede.

E’ importante essere chiari con se stessi ed analizzare le esigenze, i limiti e le paure prima di farne partecipe il proprio partner. Potresti trovarti nella situazione di porti domande come: Che differenza c’è tra fare sesso ed amare, Quanti rapporti sessuali si aspetta ciascuno, Quali caratteristiche dovrebbe avere l’attività sessuale perché il sesso risulti piacevole, Cosa fa male, Cosa piace all’altro, C’è un modo per renderlo più piacevole oppure Se alcune pratiche sessuali provocano dolore, ne vale la pena?

In alcuni casi può aiutare o diventare indispensabile chiedere aiuto ad uno psicoterapista sessuale
che conosca la CI ed abbia esperienza in patologie croniche.

Il principale problema che affligge le pazienti con CI è il dolore che può manifestarsi prima, durante, subito dopo l’attività sessuale oppure dopo alcune ore. E’ possibile ridurne l’intensità evitando le posizioni che provocano più dolore, sperimentarne di nuove o altri tipi di stimolazione capaci di ridurre la pressione sul clitoride e sul meato uretrale.

Durante il rapporto sessuale posizionarsi sopra il partner o penetrare da dietro la donna che poggia su mani e ginocchia allevia la pressione diretta sulle ghiandole clitoridee e sull’apertura dell’uretra; altrimenti la donna può sedersi a cavallo sull’uomo che rimane seduto su una sedia, accovacciato o sul letto esercitando un movimento dondolato piuttosto che di spinta.

Il rapporto non è l’unico né il miglior modo di fare sesso soprattutto per la donna; provate ad accarezzarvi reciprocamente i genitali. Le pratiche sessuali taoiste e tantriche propongono un’alternativa più gentile e meditativa rispetto al sesso tradizionale.
Avere una malattia cronica dolorosa come la CI può causare una perdita di interesse per il rapporto sessuale o per la capacità di eccitarsi.

Alcune pazienti provano un dolore troppo intenso durante il rapporto, la stimolazione clitoridea e l’orgasmo. Per qualcuna è sufficiente l’eccitazione a provocare l’intensità dei sintomi. Questo è il momento in cui carezze ed abbracci sono l’unica forma di intimità tollerata, di orientare la sessualità verso altre forme di attività sessuale e rinunciare all’orgasmo che, in ogni caso, non rappresenta l’obbiettivo del rapporto. In alcuni casi, sotto supervisione medica, si può ricorrere ad auto-cateterismo con anestetico in vescica come la Lidocaina, sia prima sia dopo il rapporto.

Il dolore, lo stress, la depressione, l’esigenza di recarsi frequentemente in bagno possono far sentire la paziente a disagio e poco desiderabile, alcuni farmaci, tra cui gli antistaminici e gli antidepressivi, sono tutti elementi che possono interferire nella perdita di interesse rispetto al sesso; anche in questi casi può essere utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Il dolore durante l’attività sessuale può dipendere da una scarsa lubrificazione vaginale; questa può dipendere dalla riduzione dei rapporti sessuali, dalla riduzione di estrogeni dopo la meno pausa, dai farmaci che seccano le mucose o da una condizione di scarsa eccitazione; quest’ultima può essere superata ricorrendo a preliminari più lunghi. Inoltre una attività sessuale regolare, da sola o col partner, aiuta a mantenere la vagina lubrificata. Anche i lubrificanti possono aiutare, prova olii vegetali, aloe vera o lubrificanti a base acquosa. Le creme a base di estrogeni da applicare in vagina sono utili ma vanno usate dopo consulto col proprio medico.

Problemi di erezione
Può capitare che l’uomo, a qualunque età, ma specie dopo i 40 anni, possa incontrare difficoltà di erezione. Alcuni uomini affetti da CI possono avere difficoltà a causa del dolore o dell’imbarazzo dato dall’esigenza che le interruzioni possano compromettere il rapporto. Diabete e altri problemi circolatori possono contribuire ai problemi di erezione; così come alcool, depressione e ansia. Che tali problemi siano costanti o saltuari, è importante ricordare che il rapporto completo non è l’unico aspetto dell’attività sessuale. Alcuni uomini traggono giovamento da attenzioni rivolte a tutto il corpo in generale, rispetto alla zona genitale; in tal modo si abbassa l’ansia da prestazione e ciò consente un’erezione più efficace. Ancora più importante per migliorare l’attività sessuale rimane la comunicazione col partner. Ci sono vari trattamenti urologici che migliorano i problemi di erezione, ma questi vanno intrapresi sotto la guida un medico esperto. Molte coppie traggono giovamento esclusivamente dalla terapia condotta da un sessuologo.

Se il rapporto è troppo doloroso la condivisione di fantasie, guardare e leggere storie erotiche, fare il bagno insieme, fare sesso orale, accarezzarsi i genitali, massaggiarsi sensualmente, sono delle valide alternative esterne al rapporto e perfettamente normali al rapporto sessuale completo !

Alcune donne trovano che il sesso orale o la stimolazione dei loro genitali con le mani o con le dita è più confortevole che il rapporto sessuale completo. Il partner con CI può portare il proprio partner all’orgasmo manuale o orale se i sintomi della CI sono troppo dolorosi per il rapporto. Le coppie possono anche provare una forma di rapporto in cui la donna incrocia le proprie gambe e l’uomo inserisce il pene tra le cosce.
Alcune pazienti con CI, per rendere il sesso più piacevole, suggeriscono di raggiungere in fretta l’orgasmo per evitare frizione sui tessuti più sensibili, raggiungere uno stato di piena eccitazione prima della penetrazione con un vibratore, bere prima e dopo aver fatto sesso in modo che una minzione abbondante aiuti a lavare il sistema urinario, usare il ghiaccio per raffreddare le zone dolenti oppure usare delle creme anestetiche da spalmare sui genitali ed intorno all’apertura uretrale dopo il rapporto.
E’ stato dimostrato che l’uso del diaframma aumenta il rischio di infezioni urinarie ricorrenti.

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    La Cistite Interstiziale è una malattia rara, una condizione cronica e dolorosa della parete vescicale che porta a una patologia sistemica, multifattoriale complessa di difficile diagnosi. La Cistite Batterica, che di comune alla prima ha solo la prima parte del nome, è invece molto diffusa, specialmente tra la popolazione femminile, ed è facile diagnosticarla con una semplice urinocoltura: Curarelacistite.it è il magazine on line di approfondimento su cistite, infezioni alle vie urinarie e patologie relative. I disturbi uro-ginecologici sono molto diffusi e possono determinare un sensibile peggioramento del benessere e della qualità della vita dei pazienti. Questo è il sito di informazione utile per informazioni, risposte e consigli per combattere questi disturbi e vivere meglio.
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